Trimestrale FVG 2018

Trimestrale FVG 2018

Inserito il 2018-01-22 00:00:00

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AREA CARIFVG: LAVORI IN CORSO ... TRA OMBRE E LUCI (…POCHINE)

 

Martedi 16 gennaio si è tenuto ad Udine l’incontro trimestrale di Area, con la presenza del Direttore Generale di Carifvg, dell’Ufficio del Personale di Area e di Direzione Regionale e delle Relazioni Sindacali di Gruppo; l’incontro riguardava il “perimetro a vecchio” essendo relativo all’ultimo trimestre 2017 (e posticipato al 2018 per motivazioni tecnico organizzative) quindi non ancora aggiornato con lo scorporo sui territori della Direzione Regionale ex-Banche Venete. Dal prossimo incontro i dati si estenderanno anche alla rete “ora IntesaSanpaolo” di provenienza ex-Banche Venete, ma già in questa riunione abbiamo affrontato le problematiche relative alla migrazione e alla integrazione.

In fase di apertura, come di consueto ha preso la parola il Direttore Generale, che illustrando l’andamento economico della CariFVG per il 2017 ha parlato di “ombre e luci” e da qui il titolo di questo nostro comunicato, al quale aggiungiamo che “i lavori sono in corso” e che “di luci ne vediamo… pochine”, considerato che auspicavamo maggiori certezze su due temi fondamentali “evoluzione societaria della CariFVG e processo integrazione delle ex Banche Venete”.

Ad ogni modo il Direttore ha evidenziato come l’andamento economico della CariFVG nel 2017 porterà ad un utile in contrazione, per la parte “ombre” influenzato dal decremento dei margini di interesse, da un parziale aumento degli accantonamenti per rettifiche sui crediti (e questo fattore ci preoccupa perché evidenzia come il tessuto economico regionale risenta ancora della crisi dalla quale il sistema non è quindi uscito) e dagli “esborsi straordinari” in tema di contributi economici erogati al sistema del credito (cfr “banche in crisi”) che hanno pesato e non poco sul bilancio. Per contro le “luci” sono rappresentate da un incremento dei ricavi da commissioni, derivante a suo giudizio dal costante miglioramento dell’attività e della gestione commerciale, che noi riassumiamo come “derivante dal costante e grandissimo impegno che tutti i colleghi riversano quotidianamente nella loro attività lavorativa”. Ulteriore dato importante è la conferma ed in termini più ampi rispetto al recente passato del saldo positivo sul settore degli impieghi (alle aziende ed ai privati), positivo volano di sviluppo in quanto rappresenta la capacità della nostra azienda di immettere “risorse” a sostegno dell’economia regionale.

Il dibattito poi si è incentrato principalmente sul tema delle “politiche commerciali e del clima aziendale” dove abbiamo rappresentato grandi preoccupazioni per il perdurare di un grande stato di difficoltà manifestato dai Colleghi per le continue pressioni commerciali, per l’esasperazione “del metodo e risultati commerciali” e per gli elevati carichi e ritmi di lavoro dovuti principalmente al fattore “coperta corta”. Abbiamo anche, come nostra abitudine dato le indicazioni su quale pensiamo debba essere la soluzione: la Centralità delle Persone: Clienti e Dipendenti (bisogna quindi rasserenare i Colleghi che devono poter fare bene il loro lavoro). Soluzione che va ricercata nel rispetto e nell’applicazione dei principi contenuti negli accordi sottoscritti in Abi (accordo Nazionale su politiche commerciali  e organizzazione del lavoro) ed in Azienda  (accordo politiche commerciali e clima aziendale) dove Aziende e Organizzazioni Sindacali  hanno condiviso che il settore deve continuare a creare reddito, ma con obiettivi socialmente ed eticamente sostenibili, realizzando soddisfazione nei Clienti (con prodotti e servizi utili alla reale crescita economica ed al ruolo sociale delle Banche)  e nei Lavoratori (tramite il mantenimento delle professionalità, il rafforzamento dei mestieri e l’occupazione nel settore).

Abbiamo chiesto  il rafforzamento della  “formazione e crescita relazionale” ruoli di Direzione, con focus specifico sui temi affrontati negli accordi citati, sul rispetto degli stessi ed azioni positive e linee guida in materia di comportamenti e reportistica”.

La delegazione aziendale ha condiviso le nostre affermazioni e si è impegnata a portare avanti le nostre richieste; vedremo quindi se si tratterà di fatti o solo di parole, e vi invitiamo a segnalare alle scriventi tutte le situazioni di “anomalia” e ad utilizzare la  casella di posta iosegnalo@intesasanpaolo.com (anche con il nostro supporto).

Per quanto riguarda la famigerata “agenda” pur condividendo che è utile la pianificazione dell’attività lavorativa e di contatto con la clientela, abbiamo segnalato come riteniamo utile che ai colleghi vengano date indicazioni di inserire nella stessa tutte le attività (previste dalla procedura Abc stessa) che si riscontrano nella giornata lavorativa (e vi invitiamo quindi a farlo) quali la Formazione, l’aggiornamento alle nuove normative e procedure (ad esempio la lettura e l’approfondimento delle circolari), le attività amministrative etc etc. Abbiamo contestato nuovamente le affermazioni che continuano ad esserci riportate in merito ad un numero minimo di appuntamenti (gli appuntamenti sono quelli realmente sostenibili a seconda delle varie giornate) come anche rispetto al “mantra” delle “campagne prioritarie”, che per portare a risultati “reali” debbono venire lavorate bene, nel  rispetto dei ritmi e dei carichi di lavoro oggettivamente sostenibili.

 Per quanto riguarda invece il tema dell’evoluzione societaria della Cassa di Risparmio del FVG in IntesaSanpaolo, ci saremmo aspettati (soprattutto in un contesto di difficoltà, quello dell’integrazione della rete ex-banche venete che necessiterebbe di tempi rapidi e precisi) qualche certezza in più (soprattutto sulle tempistiche), mentre al di là della conferma dell’avvio ufficiale del progetto (che si trova comunque fra le comunicazioni ufficiali del Gruppo), la direzione si è “trincerata” sul rispetto delle delibere delle autorità di vigilanza (tempi non certi) e sui tempi tecnici legati “alla finestre informatiche” di non semplice collocamento.

Quindi in sostanza “il progetto dovrebbe andare in porto ma non si sa ancora quando”, e, aggiungiamo noi, “il mare è in burrasca, speriamo che la nave approdi senza danni”.

Anche sulle ex-banche Venete avremmo voluto maggiori certezze, specie sui tempi relativi alla integrazione e alla razionalizzazione della rete (che ricordiamo deriva da precisi “dettami” delle autorità di vigilanza) in quanto di pari passo con il tema CariFVG-IntesaSanpaolo, riteniamo che i tempi lunghi aumenteranno e notevolmente le complessità attualmente affrontate.

Rimandando l’argomento anche al confronto che si sta effettuando a livello di Gruppo, evidenziamo che, a nostro modo di vedere, la migrazione (sebbene riconosciamo la complessità dettata anche dai tempi brevi) poteva e doveva essere gestita meglio, e richiedendo da subito “formazione specifica” su tre aree che riteniamo fondamentali, “la gestione del credito”, “l’area finanza” ed i “controlli”

Abbiamo significato all’azienda che rimanderemo al mittente qualsiasi imputazione di “mancato rispetto di normativa” e di “rischio operativo” derivante da carenza formativa sia sulla parte procedurale che gestionale.

Si è richiesta la formalizzazione dei “distacchi” rispetto a quanto previsto dal CCNL, il pagamento delle prestazioni straordinarie sin qui effettuate (e disposizioni chiare e precise in merito alle necessità future), una rapida soluzione delle “direzioni di filiale vacanti e ad interim”.

Sul tema “formazione” abbiamo richiamato l’attenzione oltre al tema “pianificazione” affrontato sopra, anche sul corretto utilizzo dei tablet e della formazione a distanza. In sintesi i tablet vanno utilizzati correttamente (e non appoggiati al tavolo come secondo terminale, in questo modo evidentemente si fanno male addirittura due mestieri) e durante l’orario di lavoro (con corretta pianificazione e fruizione dei permessi retribuiti previsti) e non la sera e durante i fine settimana (i tablet di proprietà filiale durante i fine settimana è bene che rimangano negli armadi di direzione e quelli in comodato d’uso ben riposti nei cassetti).

Abbiamo evidenziato nuovamente che la formazione obbligatoria Ivass così fatta serve a ben poco, e che i tempi effettivi di fruizione “di fatto” sono stati ben superiori a quanto richiesto dall’autorità di vigilanza.

Per quanto riguarda le filiali con orario semplice, abbiamo evidenziato nuovamente le difficoltà che in alcune situazioni portino al rispettare dell’intervallo per il pranzo (causa l’orario differenziato), mentre per le filiali con orario esteso, abbiamo significato le carenze di organico per rispettare una corretta turnazione, e chiesto un allineamento quanto meno alle ore 19 come orario di chiusura su tutto il territorio regionale.

 

Udine, 19 gennaio 2018

I Coordinamenti di Area FVG

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