Il Segretario FABI Sileoni appoggia la proposta del Presidente ABI Patuelli: "Quelle norme sulle banche colpiscono negativamente l'economia, la clientela, le lavoratrici e i lavoratori". Leggi il comunicato.
Roma, 27 febbraio 2019. “Dato che i diamanti sono di attualità, un diamante d’autore è rappresentato dalle dichiarazioni di oggi del ministro Tria che non solo critica aspramente le regole sul bail in, ma spiega anche i motivi per cui l’Italia fu costretta ad accettarlo. Si parla esplicitamente di ricatti da parte del ministro delle Finanze tedesco e, conoscendo l’equilibrio e l’onestà intellettuale del ministro Tria, non abbiamo dubbi che sia andata così. A maggior ragione quindi bisognerebbe oggi che le forze politiche, economiche e sindacali del Paese facciano quadrato per eliminare – come suggerito giustamente dal presidente dell’Abi, Antonio Patuelli – una decisione, quella del bail in, che colpisce negativamente l’economia, la clientela, le lavoratrici e i lavoratori bancari”. Lo dichiara il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni.