Gentili Colleghe e Colleghi, torniamo sull’argomento negoziazione assegni e comunicazioni obbligatorie da inviare al Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) - Ragioneria territoriale dello Stato - al fine di sensibilizzare tutti coloro che per motivi operativi svolgono tale attività, sia di negoziazione sia di controllo degli assegni. Inoltre ci occupiamo anche del problema che sta emergendo in merito al ritardo dell’invio delle banconote sospette di falsità.
Come segnalato in precedenti comunicati, il D.lgs. 90/2017 ha rinnovato il D.lgs. 231/2007 quale normativa di legge per il contrasto al riciclaggio e finanziamento del terrorismo. La norma è rinnovata, oltre che nella sostanza anche nella parte delle sanzioni.
In particolare ci riferiamo alle violazioni dell’art. 49 – 231/2007 ed alle sanzioni previste dall’art. 63 che dispone: le violazioni delle disposizioni di cui all’articolo 49, commi 1, 2, 3, 5, 6 e 7, si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da 3.000 euro a 50.000 euro”.
Cosa occorre fare operativamente? L’azienda ha emanato le seguenti norme che troverete in “ARCO” alla data del 6 giugno 2018
Incassi e Pagamenti - Assegni Italia – capitolo 3 “attività 2 “dove da pagina 66 sono descritte le attività per la transazione “VERAS”;
Incassi e Pagamenti - Assegni Italia – capitolo 3 “attività 3” da pagina 67 per quanto riguarda le attività di verifica degli assegni;
Incassi e Pagamenti - Assegni Italia - Capitolo 6 gestione assegni versati su MTA-CSA – “attività 2” da pagina 92 e seguenti;
Prestate massima attenzione al fatto che se un assegno sia stato segnalato da altra banca in quanto mancante della clausola NON TRASFERIBILE o la ragione sociale o il nome cognome del beneficiario, e VOI NON avete entro 30 giorni di calendario proceduto all’inoltro al MEF della comunicazione obbligatoria, potreste andare incontro ad una sanzione in solido tra il gestore e il direttore di ben 5.000 euro.
Vi raccomandiamo di seguire con scrupolo la normativa interna e in caso di dubbi non esitare mai ad aprire un ticket o vedere le faq AML specifiche.
Per quanto attiene alle banconote sospette di falsità prendiamo spunto dalla policy interna GUIDA DI PROCESSO - Processi Amministrativi - Materialità di Filiale dell’ 11/05/2018, capitolo 4 che da pagina 36, prevede nel caso si riscontri una banconota rilevata da apparati quali MTA, l’utilizzo di una procedura del Ministero dell’Economia e delle Finanze il cui acronimo è SIMEC – sistema informatizzato monitoraggio euro carte – che provvede ad inviare il verbale direttamente all’UCAMP di Banca D’Italia.
Si ribadisce che da quando inviate il verbale NON devono trascorrere più di 5 giorni lavorativi – comprendendo anche il sabato dall’invio della o delle banconote!!!
Infatti sono state inoltrate alla banca richieste di dati riferiti al dipendente che ha proceduto alla verbalizzazione delle banconote e al fatto che trascorsi i 5 giorni lavorativi non avendone rispettato i tempi, successivamente il MEF dipartimento del Tesoro, notifica al dipendente una contestazione di infrazione punita con la sanzione di euro 5.000 ridotta ad un terzo (1.666,66 € se pagata entro 60 giorni).
È possibile inviare uno scritto difensivo al MEF o chiedere di essere ascoltati sulle ragioni del ritardo dell’invio della banconota sospetta.
In caso di dubbi come sempre rivolgetevi allo SPORTELLO NORMATIVA : vi forniremo un fac simile di testo predisposto per la difesa del soggetto obbligato al pagamento.
Torino/Milano, 26 giugno 2018
Gabriele Falcomer *
* Docente antiriciclaggio accreditato in Accademia dei formatori del Gruppo Intesa Sanpaolo dal 2011, associato ad A.I.R.A. - associazione italiana responsabili antiriciclaggio – specialista antiriciclaggio e dirigente sindacale provinciale Fabi di Milano Città Metropolitana.
