Dalle agenzie di Intesa Sanpaolo della nostra provincia sono usciti per esodo molti colleghi, moltissimi altri ne usciranno nei prossimi mesi … e, ovviamente, a Filiali con gli organici già all’osso mancheranno altre risorse in una rincorsa infinita a coprire portafogli, a raggiungere i budget, a garantire i turni fino alle 19 (pensando ai clienti stesi sui lettini abbronzanti delle spiagge che non hanno per nulla la voglia di venire in Banca!).
La nostra Azienda, maestra di pianificazione ed organizzazione , il cui primario interesse sono LE NOSTRE PERSONE ci dovrebbe cortesemente illuminare sul piano di sostituzione dei Colleghi usciti ed in uscita e su come si realizzerà la gestione del quotidiano senza impattare su mente e fisico DELLE NOSTRE PERSONE.
Spalmare i portafogli tra i Colleghi rimasti non migliorerà di certo nè i risultati, nè il clima, aiuterà solo i bilanci delle farmacie per l’aumento delle vendite di Lexotan !!
Ricorrere allo straordinario, contando sul senso di responsabilità dei colleghi , facendo quasi sentire in colpa chi ne chiede correttamente il riconoscimento non è “cosa buona e giusta”. A tutto ciò vanno aggiunte le continue pressioni con richieste di report quotidiani di varia natura e genere; si richiedono addirittura poteri divinatori pretendendo di pianificare oggi ciò che si “ piazzerà “ la settimana seguente.
I continui solleciti a vendere tramite lynch, mail e telefonate - spesso con toni che nulla hanno a che fare con la buona educazione- sono ossessivi e tolgono tempo, concentrazione, energie e serenità ai lavoratori; le mortificanti ed alquanto improvvide classifiche online sembrano partire dal presupposto che LE NOSTRE PERSONE non sono capaci o non hanno voglia di lavorare. QUESTA OFFESA IMPLICITA O ESPLICITA NON SARA’ TOLLERATA.
Per non farci mancare nulla va ricordata anche l’inadeguatezza di molti luoghi di lavoro sia sotto il profilo “fisico” che igienico : questi aspetti assolutamente NON marginali nulla hanno a che vedere con la green economy (contenimento della CO2) come qualche responsabile vorrebbe farci credere.
La misura è colma… il clima sempre piu pesante ....Urge perciò un radicale cambio di rotta!!!
Le NOSTRE PERSONE non si sentono al “ centro “ come riportato nel piano d’impresa, noi chiediamo che il benessere delle persone sia prioritario nell’organizzare il lavoro e quindi non resti una semplice enunciazione astratta ma che si traduca in realtà : PASSIAMO DALLE PAROLE AI FATTI . .
Pavia,21 giugno 2018
