A.P.E. Volontario. Si può fare la domanda

Intesa Sanpaolo è la prima banca a partire. Come richiederlo e le risposte alle domande più frequenti

Inserito il 2018-04-13 00:00:00

Per accedere al finanziamento occorrono 63 anni compiuti e 20 anni di contributi. La richiesta tramite il sito INPS

Un finanziamento che si configura come un "reddito ponte", che Intesa Sanpaolo verserà mensilmente fino a quando il richiedente non inizierà a percepire la pensione di vecchiaia. Sono queste le caratteristiche dell’APE Volontario (Anticipo finanziario a garanzia PEnsionistica), che si potrà richiedere da oggi 12 aprile tramite il sito dell’INPS.

Introdotto in via sperimentale dalla Legge di Bilancio 2017 e prorogato fino al 2019, l’APE Volontario è destinato a lavoratori con almeno 63 anni e 20 anni di contributi versati.

Queste le principali caratteristiche dell’APE Volontario:
- Importo mensile della rendita legata al finanziamento. Viene scelto dal cliente, in funzione di quella che sarà la sua futura pensione.
- Tasso del finanziamento. Uguale per tutto il sistema bancario, è stabilito da un Accordo Quadro con l’INPS e aggiornato ogni due mesi dall’ABI.
- Durata del prestito. È pari a venti anni, con possibilità di estinzione anticipata o parziale.
- Copertura assicurativa per premorienza. Prestata da una compagnia terza, è obbligatoria e tutela gli eredi del cliente che richiede l’APE.
- Detrazione fiscale. Fino al 50% della quota interessi e della copertura assicurativa.


 

LE PRINCIPALI RISPOSTE ALLE DOMANDE PIU' RICORRENTI. PER MAGGIORI APPROFONDIMENTI CONSIGLIAMO CONSULTARE IL SITO WWW.INPS.IT

Cos’è l’APE volontario ?
L’APE consiste in una erogazione anticipata della pensione, per un periodo massimo di 43 mesi, che viene concessa, se in possesso di determinati requisiti, sotto forma di prestito da parte della banca in quote mensili per dodici mensilità, il cui importo è commisurato e garantito dalla futura pensione di vecchiaia. Tale erogazione mensile termina nel momento in cui il richiedente matura effettivamente i requisiti pensionistici: solo da allora il cliente comincerà a rimborsare il prestito ricevuto, in 20 anni, con trattenuta a monte sulla pensione erogata dall’Inps.

 

Che differenza c’è tra APE volontario e APE sociale?
Rispetto all’APE volontario, l’APE sociale è un’indennità di natura assistenziale a carico dello Stato a soggetti in stato di bisogno che vogliono andare in pensione in anticipo rispetto ai parametri previsti dalla normativa, che abbiano compiuto almeno 63 anni di età e che non siano già titolari di pensione diretta. Viene erogata dall'INPS fino al momento della pensione di vecchiaia.

 

A chi si rivolge?
L’APE può essere richiesto dai lavoratori dipendenti pubblici e privati, dai lavoratori autonomi e dagli iscritti alla Gestione Separata, mentre sono esclusi i liberi professionisti iscritti alle casse professionali.
L’APE è riservato ai lavoratori che al momento della richiesta abbiano almeno:
- 63 anni di età;
- 20 anni di contributi;
- che matureranno il diritto alla pensione di vecchiaia entro 3 anni e 7 mesi;
- e che abbiano diritto ad un assegno di pensione pari ad almeno 1,4 volte quello minimo.

 

Chi chiede l’APE può comunque continuare a lavorare?
Il richiedente potrà continuare l’attività lavorativa fino al raggiungimento dell’età pensionabile.

 

L’APE è compatibile con altre forme pensionistiche?
L’anticipo non è cumulabile con le pensioni dirette: chi già riceve un assegno previdenziale non può fare domanda e chi matura nel frattempo la pensione di vecchiaia, interrompe l’anticipo con conseguente ricalcolo della quota mensile.

 

Come e dove si chiede l’APE?
L'interessato, direttamente o con l’assistenza di intermediari autorizzati (Patronato), deve rivolgersi all’INPS richiedendo la certificazione al diritto all’APE. INPS ha 60 giorni di tempo per riscontrare. A seguito di risposta positiva, può procedersi all’inoltro della domanda di APE collegandosi al portale dell’istituto pensionistico.

 

Che durata può avere l’APE?
L’APE può avere una durata massima, tra erogazione e ammortamento, di 283 mesi, così suddivisi:
• Preammortamento/Erogazione: durata variabile con un massimo di 3 anni e 7 mesi;
• Ammortamento: durata fissa 20 anni.


Importo minimo e massimo dell’APE?
L’importo mensile minimo è 150 euro.
L’importo mensile massimo si basa sull’importo mensile del trattamento pensionistico (al lordo delle tasse) calcolato dall’INPS al momento della domanda e non può superare le percentuali:
• 75% se l’APE richiesto è superiore a 3 anni (36 mesi);
• 80% se l’APE è fra due o tre anni (24 e 36 mesi);
• 85% se l’APE è fra uno e due anni (12 e 24 mesi);
• 90% per chi richiede l’APE per un periodo inferiore a 12 mesi.

 

Come viene calcolata la rata di rimborso?
La rata non deve essere superiore al 30% della pensione, al netto di eventuali altre rate per debiti con il Fisco o assegni di mantenimento.

 

Quali sono i tassi del prestito?
Il Tasso d’interesse applicabile all’operazione di Finanziamento sarà determinato al momento della presentazione della domanda di APE e rimarrà invariato per tutta la durata dell’operazione. Il tasso è imposto da Banca d’Italia e viene comunicato alle Banche da ABI con una durata bimestrale.

 

Sono previste agevolazioni fiscali per l’APE?
L'APE prevede una detrazione fiscale massima del 50% sulla componente di costo corrispondente alla quota degli interessi e dei premi assicurativi. Tale credito d'imposta non concorre alla formazione del reddito ai fini delle imposte sui redditi ed è riconosciuto dall'INPS su ciascuna trattenuta a partire dal primo pagamento del trattamento pensionistico.

 

L’APE può essere estinto anticipatamente?
È prevista la possibilità di estinzione anticipata del prestito, parziale o totale.

 

Sono previsti costi per l’estinzione anticipata dell’APE?
Per l’estinzione parziale, 1% dell’importo residuo; per l’estinzione totale non sono previsti costi.

 

È prevista una copertura assicurativa?
Il prestito è coperto da una polizza assicurativa obbligatoria per il rischio di premorienza, oltre che da un fondo di garanzia ulteriore. In caso di decesso dell’interessato l’assicurazione versa all’Istituto finanziatore il debito residuo. L’eventuale pensione ai superstiti (reversibilità) viene corrisposta senza decurtazioni.

 

Quando comincia l’erogazione dell’APE (fase di preammortamento)?
Il primo giorno bancabile del secondo mese successivo all’accettazione della domanda di APE. La prima erogazione comprenderà anche le eventuali rate arretrate e sarà effettuata sul conto corrente indicato dal cliente.

 

Quando iniziano le trattenute dell’APE (fase di ammortamento)?
La prima trattenuta verrà effettuata sul primo cedolino pensione che l’INPS rilascerà al cliente, una volta che questi avrà maturato il diritto a pensione.

 

Dove viene erogato l’APE? Il conto corrente (IBAN) di accredito dell’APE è modificabile?
Le quote dell’APE vengono versate sul conto corrente indicato dal cliente. Il conto di accredito può essere variato comunicando, a cura del richiedente, il nuovo IBAN all’INPS attraverso la sezione del sito dedicata.

 

La domanda di APE può essere ritirata?
No. E’ prevista solo la possibilità di effettuare il recesso una volta che l’APE è stato perfezionato.

 

Che tempi sono previsti per esercitare il recesso dell’APE?
Il richiedente ha diritto di recedere dal contratto di finanziamento, senza penalità e senza dover indicare il motivo, entro 14 giorni dalla data di perfezionamento del contratto.
L’eventuale comunicazione di recesso deve essere inoltrata, entro il termine di 14 giorni sopra indicato, solo tramite il sito istituzionale dell’INPS.
In caso di recesso dall’APE, il contratto di assicurazione non ha validità e la domanda di pensione di vecchiaia e di istanza di accesso al Fondo di garanzia sono prive di effetti.

 

Cosa si intende per finanziamento supplementare?
La durata e l’ammontare del prestito APE potrebbero richiedere estensioni, conseguenti alla sopraggiunta variazione dei requisiti normativi per l’accesso alla pensione. Pertanto, attraverso l’accettazione di tale finanziamento supplementare il cliente avrà diritto al pagamento dell’APE fino all’effettiva maturazione del diritto alla pensione, senza interruzioni.

 

Quali possono essere i motivi di rifiuto della richiesta di APE?
I motivi di possibile diniego del finanziamento APE, previsti dalla legge, sono elencati al cliente al momento dell’inserimento della domanda di APE sul portale INPS:
a) errori o mancanze nelle dichiarazioni effettuate dal soggetto richiedente in sede di presentazione della domanda di APE;
b) se la quota mensile di APE richiesta è superiore all'ammontare massimo della quota mensile di APE ottenibile;
c) il soggetto richiedente abbia debiti scaduti o sconfinanti e non pagati da oltre 90 giorni, o sia segnalato nelle banche dati come cattivo pagatore, o sia protestato o pignorato;
d) abbia reso dichiarazioni non veritiere in relazione a una o più delle predette situazioni  .-

 

 

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