Nel "RAPPORTO ICAN" si riscontra un massiccio aumento degli investimenti nella distruzione di massa, ma vengono anche individuate 63 istituzioni finanziarie con politiche che limitano o proibiscono gli investimenti in qualsiasi tipo di produttore di armi nucleari. Per l’Italia sono Intesa Sanpaolo, Banca Etica e Unicredit . Articolo dal quotidiano L'AVVENIRE