Già dai primi giorni di gennaio ci è parso subito chiaro che alcuni vecchi problemi che ci hanno accompagnati nel 2017 si sarebbero riproposti nel 2018; parliamo di mensa e parcheggio.
Iniziamo dalla prima.
Ci troviamo di fronte nuovamente al problema del sovraffollamento nella fascia oraria 12.30 – 14.00. Lunghe code si formano di fronte ai banchi di distribuzione dei primi e dei secondi nonché alle casse. I colleghi hanno grosse difficoltà a trovare posti liberi in cui sedersi per consumare i pasti per non dire, poi, della difficoltà di trovare vassoi, bicchieri e posate pulite soprattutto dopo le 13.30.
Certamente il problema è legato al numero di lavoratori presenti nel palazzo che ormai chiaramente mette in crisi un servizio che nasce per fornire 900 pasti giornalieri e che già a fine 2017 ha superato gli oltre 1200 coperti quotidiani.
L’azienda dichiara che logisticamente non vi sono soluzioni esaustive realizzabili e allora bisogna pensare a soluzioni organizzative come, ad esempio (nostro suggerimento) l’estensione dell’orario della mensa fino alle 14:30.
Altra “soluzione” valida riteniamo possa essere il maggior ricorso al lavoro da casa o HUB (LFC) che permetterebbe di ridurre il numero di colleghi presenti nel palazzo, magari sensibilizzando i responsabili a concederlo secondo le modalità previste dalla normativa riducendo alcune restrizioni che vediamo applicare in qualche ufficio o da qualche COA.
Inoltre riteniamo non superfluo il richiamo all’osservanza delle semplici regole per l’uso condiviso degli spazi della mensa che, in questo momento di difficoltà, possono aiutare tutti – sia chi consuma i pasti del menù sia chi se lo porta da casa - a pranzare nel migliore dei modi.
Per quanto riguarda la salute e la sicurezza delle Colleghe e dei Colleghi segnaliamo anche un rischio ustione da possibili caduta vassoi derivante dal sovraffollamento dei locali della mensa che obbliga i lavoratori in situazioni di estremo disagio a movimentare i propri vassoi (talvolta in maniera acrobatica) per poter passare. Troviamo difficile conciliare tutte queste criticità che inevitabilmente alimentano lo stress della giornata con una pausa pranzo che dovrebbe essere un momento di distensione per tutti.
Riteniamo quindi necessario un intervento aziendale che riporti le modalità di utilizzo di questa importante porzione di vita al suo reale valore di ristoro psico-fisico.
Andiamo al parcheggio interno riservato ai dipendenti; crediamo che anche qui il problema sia legato al sovraffollamento già analizzato per la mensa e anche qui il maggior ricorso al LFC ci sembra una soluzione più che utile.
Insomma, anno nuovo e problemi vecchi.
Naturalmente questi punti verranno posti all’attenzione dell’azienda al prossimo incontro che verrà messo a breve in agenda.
Torino/Moncalieri 17 gennaio 2018
Stefano Beldì (FOL) - Massimo Bertarini - Roberto Marras - Mauro Scorsiroli - Giovanni Fedele - Florenzo Caforio