Migrazione ex Banche Venete. Code e disasgi.

Ad un mese dall'inizio della migrazione le problematiche sono tutt'altro che risolte. Comunicato FABI

Inserito il 2018-01-05 00:00:00

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EMERGENZA CONTINUA. PRIMA DEI BUDGET, ASSISTENZA E FORMAZIONE !!

Care Colleghe e Colleghi,
ormai è quasi passato un mese dall’inizio della migrazione informatica delle ex Banche Venete in Intesa Sanpaolo e con rammarico rileviamo che le problematiche sono tutt’altro che risolte, anzi, si stanno sommando tra di loro mettendo in continua ed estrema difficoltà tutti i colleghi.
Ecco alcuni esempi:
-Clientela esasperata e pressante
-Utenze saltate
-Carte bancomat ingestibili
-Plafond delle carte di credito saltati
-Tredicesime e stipendi di clienti saltati
-Carichi di SBF spariti
-Linee di credito per le aziende sconvolte (con rischio futuro di segnalazione in Centrale rischi vista la scadenza delle rate anticipata al 29/12)
-Iban non riconosciuti da enti esterni
-Casse fuori uso in parecchie filiali
-Filiali con organici ridotti in modo esagerato
-Colleghi inermi perché non conoscono sufficientemente le procedure causa scarsa formazione (2 giorni non bastano!)
-In ambito antiriciclaggio i colleghi non hanno avuto formazione e temono contestazioni disciplinari
-Colleghi che da un mese si fermano fino a sera tarda e spesso non usufruiscono della pausa pranzo
-Situazioni estreme con colleghi in profonda crisi psicofisica davanti alla clientela (in alcuni casi si è dovuti ricorrere a cure ospedaliere)
- Professionalità messe in dubbio senza contare il volume di fuoco operativo che questa migrazione sta comportando
- Pressioni commerciali già in atto ed assurde vista la quotidiana emergenza in cui ci si trova ad operare.

Abbiamo chiesto formalmente all’Azienda, con un comunicato del 22 dicembre, un intervento volto a prorogare i periodi di affiancamento delle varie task force e a supportare le filiali imprese che sono assediate da aziende inferocite.
Inoltre, è necessario un “upgrade” in tal senso, poiché sinora le filiali hanno gestito l’operatività emergenziale (sostituzione carte bancomat, token, operatività di cassa) e nulla si è potuto testare rispetto alla procedura affidamenti e titoli).

Notizia di oggi: abbiamo ottenuto due settimane in più di affiancamento grazie alle nostre pressanti richieste.

Lungi da noi ipotizzare che questa fase fosse risolvibile senza intoppi; disservizi e ritardi erano preventivati e prevedibili, vista la rilevanza dell’operazione che coinvolge più banche contemporaneamente.
Ora tuttavia si rischia di danneggiare irreparabilmente un territorio, il Triveneto, già prostrato da tre anni che hanno condotto alla liquidazione coatta di due Istituti di credito di rilevanza Nazionale, oltre ovviamente a mettere ad ulteriore dura prova colleghe e colleghi che vivono in prima persona quotidianamente e sulla loro pelle questa fase di passaggio.

Inoltre, come detto, in questi giorni, così drammatici per i colleghi, vengono calati i Focus Commerciali sul mondo Retail con i correlati obiettivi mensili !
I colleghi, per approcciare obiettivi così sfidanti, devono essere messi nelle condizioni di avere le conoscenze necessarie per poter lavorare serenamente senza incorrere in rischi operativi.

Apprendiamo da svariati organi di stampa, che arrivano le prime parziali ammissioni rispetto all’esistenza di “alcuni disservizi” legati alla migrazione da parte dei vertici aziendali.

Auspichiamo che ai colleghi coinvolti siano regolarmente pagate tutte le ore straordinarie e quanto prima siano concessi i riposi compensativi come regolato da nostro CCNL. Vigileremo affinché tutto ciò avvenga!

Sappiamo bene quali siano i presupposti normativi e giuridici che hanno condotto le Ex Banche Venete a confluire in ISP. Sappiamo bene che l’accelerazione rispetto alla migrazione informatica è stata imposta dalle Istituzioni Europee; tuttavia riteniamo che sia compito di una grande Banca saper gestire il contesto, prendendo veloci e opportune iniziative nei momenti cruciali preservando in primo luogo la salute psicofisica dei propri dipendenti.

La risposta deve essere immediata: supporto totale sino alla fine della fase emergenziale.

Coordinamento FABI Isp ex BpVi