L’Azienda ha illustrato la sua proposta di armonizzazione dei trattamenti economici e normativi per il personale proveniente dalle ex Banche Venete, ribadendo che in caso di mancato accordo entro la scadenza della procedura, applicherà unicamente le previsioni del Contratto nazionale.
Nel corso dell’incontro abbiamo esaminato i profili tecnici delle proposte aziendali riguardanti i livelli retributivi, il welfare e la mobilità. Vista la complessità delle tematiche oggetto di confronto abbiamo chiesto all’Azienda di svolgere ulteriori approfondimenti in particolare sull’articolazione delle strutture retributive.
Abbiamo rilevato che le soluzioni prospettate comportano inaccettabili penalizzazioni economiche e normative. Pertanto abbiamo dichiarato la non percorribilità delle medesime. A tal proposito abbiamo rappresentato all’Azienda che il confronto nella sua interezza dovrà vedere il coinvolgimento delle Segreterie nazionali.
Ritenendo che il raggiungimento di un accordo sia elemento di fondamentale garanzia per le lavoratrici e i lavoratori delle ex Banche Venete, auspichiamo che l’Azienda ripensi in maniera significativa la propria posizione.
Il confronto proseguirà il prossimo 26 ottobre.
Abbiamo chiesto chiarimenti sulle notizie di stampa circolate in questi giorni in merito a un possibile outsourcing di attività IT e Back Office.
La delegazione aziendale non ha confermato la fondatezza degli articoli di stampa ricordando che a oggi non sono note le linee del prossimo Piano Industriale e che il Ceo Messina, dichiarando la centralità delle risorse umane del Gruppo, ha sempre escluso il ricorso all’outsourcing.
Abbiamo dichiarato la nostra totale e assoluta contrarietà a operazioni di esternalizzazione.
Milano, 19 ottobre 2017
Delegazione Trattante Gruppo Intesa Sanpaolo
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