Dopo il tragico epilogo delle ex banche venete e il salvataggio in extremis di Intesa Sanpaolo i dipendenti, ben consci del difficile periodo che dovranno affrontare per il radicale cambiamento in arrivo, ci denunciano le cattive abitudini che hanno avvelenato le giornate ai colleghi della rete negli ultimi anni.
Diversi capi struttura della rete sono evidentemente più preoccupati di poter perdere la propria “posizione” anziché dimostrare di essere capaci di voltare davvero pagina.
Se queste persone pensano di poter salvare la propria “posizione” continuando a svolgere un ruolo solo dimostrando di essere bravi a fare risultati ad ogni costo, scaricando sulla rete budget irraggiungibili, anche invitando a disattendere le normative, ci dispiace dover dire che si sbagliano di grosso.
I Colleghi ancora vengono minacciati di vendere prodotti a tutti i costi per poter salvare il proprio futuro. Questi ricatti li abbiamo sentiti troppe volte, negli aumenti di capitale, nella trasformazione in S.p.A, nell’operazione di transazione…… Colleghi, basta cedere ai ricatti !
Intesa Sanpaolo è una banca dove non conta solo la quantità dei numeri, ma dove si dà molta importanza alla qualità del lavoro e, ancor di più, al rispetto dei regolamenti, interni ed esterni, e delle normative vigenti, anche di quelle che riguardano i lavoratori.
Facciamo notare che il numero di contestazioni, anche per errori grossolani, è veramente consistente.
A coloro che esercitano indebite pressioni attraverso telefonate pensando in questo modo di non lasciar alcuna traccia, facciamo presente che oggi ricostruire una conversazione telefonica è molto semplice. A coloro che creano gruppi su Whatsapp, per inviare messaggi minacciosi anche quando i colleghi sono in ferie, a chi utilizza il Lync, o subdolamente lo fa utilizzare a qualche collaboratore di turno per loro conto, per controllare ritmi di lavoro o per mortificare i colleghi che non hanno raggiunto l'ennesimo budget…… consigliamo di smetterla immediatamente!
Alle Colleghe e ai Colleghi diciamo di non aver alcun timore, di lavorare bene, rispettando le regole: non farlo significherebbe pagarne le conseguenze individualmente!
Continuate a segnalarci ogni comportamento che vi dovesse sembrare improprio. A tale proposito evidenziamo che, in Intesa Sanpaolo, lo scorso 24 maggio è stato sottoscritto un accordo con il quale sono state recepite le direttive dell’Accordo Nazionale sul tema delle Politiche commerciali ed è stato previsto che le segnalazioni dei comportamenti ritenuti non conformi ai principi contenuti nelle intese nazionali e aziendali vengano inoltrate alla casella mail iosegnalo@intesasanpaolo.com, anche da parte delle Organizzazioni Sindacali.
Come FABI continueremo a vigilare con molta attenzione e denunceremo ogni comportamento non conforme alla corretta attività commerciale.
Vicenza, 24 luglio 2017
Perimetro ex Banca Popolare di Vicenza