Procede dritta verso il futuro la FABI. E lo fa sostenuta anche dai suoi giovani che, riuniti in assemblea a Rimini, tracciano la strada da percorrere per affrontare le sfide che ancora attendono la categoria. Intensa la relazione del Coordinatore Nazionale FABI Giovani, Mattia Pari, che ha buttato un occhio a quanto fatto in questi anni a difesa della categoria, ma che non ha mancato di incitare la nuova generazione, per la grande responsabilità che li attende e per la fiducia che la FABI tutta ripone in loro.
Una fiducia accreditata dalla Segreteria Nazionale, con la presenza del Segretario Nazionale Franco Casini, che da anni li affianca, e da quella del Segretario Generale Lando Maria Sileoni, che non ha voluto mancare l’appuntamento. E a lui è rivolto il ringraziamento di tutta l’assemblea “per averli sempre sostenuti rispettandone l’autonomia”.
“Per la prima volta nella storia del settore – ha detto Pari - hanno sfilato i cartelli di un movimento giovanile di un’organizzazione sindacale. Erano i nostri cartelli, quelli della FABI Giovani. La risposta più eloquente a tutti quelli che – generalizzando - dicono che i giovani non scendono in piazza e non si impegnano per difendere i propri diritti”.
Il riferimento è allo sciopero nazionale, il momento in cui la categoria rischiava di perdere il Contratto Nazionale.
“Ma non è ancora finita – ha incalzato il Coordinatore – restano aperte la vertenza BCC e la questione degli aumenti economici coperti dal FOC e la proposta di un nuovo modello di banca al servizio dell’occupazione e del paese. Una proposta coraggiosa, di identità per la categoria, che ci permetterebbe di mantenere occupazione professionalizzata e di qualità nel settore, ma anche che ci consente di dialogare con la collettività”.
E poi, l’atteso intervento del Segretario Generale della FABI Sileoni, salutato da un lungo applauso.
Il leader della FABI ha esposto la situazione bancaria attuale, tracciando una panoramica completa: dalla posizione della BCE, alla necessità della costituzione di una bad bank, fino al ruolo del Governo italiano e delle banche in vista delle prossime fusioni.
“Il ruolo del sindacato, soprattutto il nostro, in questo momento è fondamentale. Dobbiamo capire in anticipo le situazioni nei vari Gruppi e attrezzarci per limitare il più possibile gli esuberi – ha detto Sileoni - siamo riusciti ad ottenere il Contratto Nazionale, mantenendo, quando non migliorando, le condizioni che avevamo. Ora non dobbiamo permettere deroghe in sede aziendale”.
Infine, la rivoluzione tecnologica: “Lo diciamo da tempo – ha continuato Sileoni - l’home banking potrebbe avere un grande impatto sull’occupazione se non viene ‘gestita’ in modo costruttivo”.
Ampio spazio poi alle domande dei ragazzi presenti, in una platea di oltre 150 sindacalisti.
Al centro, le problematiche delle varie banche. Senza dimenticare la vertenza ancora aperta per il Contratto Nazionale dei lavoratori del Credito Cooperativo: “Le BCC si devono scordare un contratto peggiorativo rispetto a quanto ottenuto in ABI” ha chiarito ancora il numero uno della FABI.
Rimini 30/09/2015