La FABI, principale sindacato dei bancari, si rivolgerà alle autorità Garanti competenti contro lo spot di una nota società di consulenza fiscale, perché ritenuto offensivo nei confronti della categoria dei dipendenti del credito.
Nella pubblicità compare un lavoratore bancario ritratto come un bandito, con volto coperto da passamontagna che incalza minacciosamente un imprenditore venuto in banca a chiedere un prestito.
Oltre ad annunciare ricorso, la FABI ha anche sollecitato l’Abi ad avviare un’azione penale nei confronti della società, che con il suo spot danneggerebbe non solo l’immagine dei lavoratori, ma anche quella degli istituti di credito.
Ad annunciarlo, durante i lavori del 121° Consiglio nazionale della FABI, che si sono aperti ieri a Roma e si chiuderanno domani 30 aprile, é stato il Segretario generale Lando Maria Sileoni.
“Riteniamo questo spot un attacco intollerabile contro i lavoratori bancari, che quotidianamente mettono il loro impegno, la loro umanità e professionalità al servizio dei clienti. Chiediamo pertanto che lo spot venga sanzionato dalle autorità competenti. Invito a portare avanti un’iniziativa unitaria e una presa di posizione forte da parte di banche e di tutte le organizzazioni sindacali del credito contro questa campagna denigratoria”, ha detto Sileoni rivolgendosi al Direttore generale di Abi Sabatini e ai segretari generali dei sindacati del credito presenti in sala.