Dal prossimo 5 marzo i Colleghi e le Colleghe di Intesa San Paolo potranno chiedere di partecipare alla sperimentazione del Lavoro Flessibile nella nostra Azienda.
L’argomento è di grande attualità tra gli esperti di organizzazione del lavoro e l’accordo nella nostra banca ha avuto grande risonanza tra i mass media soprattutto perché è la prima volta che il Lavoro flessibile trova applicazione grazie ad un accordo sindacale.
Questo è stato possibile grazie ad un lavoro di studio comune svolto, nell’ambito del Comitato Welfare, tra il Sindacato e l’Azienda che ha approfondito come poteva essere applicato questo istituto nella nostra organizzazione di lavoro.
La FABI ha sempre pensato che fosse necessario, prima di arrivare all’accordo, capire il pensiero dei Colleghi e delle Colleghe su questo tema. Per questo ha lanciato attraverso il sito web il questionario sullo Smart Working a cui i Colleghi hanno risposto in numero elevatissimo dimostrando e dichiarando un chiaro interesse sia al tema che a ulteriori possibilità di sviluppo nell’ambito delle flessibilità e della possibilità di gestione degli orari.
Le risultanze dell’analisi, effettuata applicando un modello di logica statistica, sono disponibili sul sito cliccando qui.
L’adesione e le chiare indicazioni che abbiamo ricevuto ci hanno convinto ad aprire la strada per l’accordo, che noi riteniamo il primo passo verso una serie di approfondimenti per creare un vero e proprio confronto sui temi della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, di cui il Lavoro Flessibile fa parte.
Questa resta comunque una fase sperimentale che seguiremo con attenzione, per capire come questa forma di lavoro troverà applicazione e soprattutto se realmente sarà utile ai Colleghi in un’ottica di benefici di qualità della vita.
Torino/Milano, 12 febbraio 2015