La procedura attivata riguarda il conferimento a Banca Prossima dei rami d'azienda relativi alla clientela no profit di Intesa Sanpaolo e Banco di Napoli.
I punti commerciali di Banca Prossima passeranno dagli attuali 60 a 75 per migliorare il presidio territoriale e la vicinanza alla clientela.
La cessione interesserà 130 colleghi e 17.000 clienti per Intesa Sanpaolo e 30 colleghi e 6.000 clienti per Banco di Napoli.
Per individuare le persone coinvolte nell'operazione societaria l'Azienda ha colloquiato circa mille colleghi selezionandone a oggi 138. I colloqui proseguono per completare la selezione.
A partire dal 20 ottobre i colleghi, pur rimanendo nella loro attuale sede di lavoro, verranno gestiti da due specifiche unità operative per la fase di passaggio di consegne e per i processi formativi necessari.
Dal 24 novembre, data di effettivo passaggio giuridico, i colleghi saranno inseriti nei diversi punti commerciali di destinazione.
Saranno mantenuti tutti i trattamenti economici e normativi, nonché l'assistenza sanitaria e la previdenza complementare.
Il confronto proseguirà il 4 novembre con l'approfondimento di aspetti normativi inerenti alle modalità di svolgimento delle attività commerciali dei colleghi di Banca Prossima.
La procedura riguarda il conferimento a Intesa Sanpaolo Vita del ramo d'azienda relativo alla gestione di forme pensionistiche complementari di Intesa Sanpaolo Previdenza Sim e alla fusione in Intesa Sanpaolo delle restanti attività.
I colleghi coinvolti sono 24, di cui 17 passeranno a ISP Vita e i restanti 7 ricollocati in ISP.
Il confronto proseguirà il prossimo 15 ottobre per la disamina delle ricadute (contratto collettivo settore assicurativo, previdenza complementare, assistenza sanitaria e condizioni agevolate).
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Nel corso dell’incontro sono stati affrontati anche i seguenti argomenti:
Abbiamo chiesto all'Azienda di integrare le informazioni riportate nella intranet aziendale sugli effetti fiscali del Piano di Investimento.
Rispetto alla mancata erogazione conseguente da eventuali provvedimenti disciplinari di sospensione, imposta da Banca d'Italia, abbiamo richiesto all'Azienda di individuare soluzioni che non penalizzino i colleghi per la durata dell'intero Piano d'Impresa. In merito ad alcuni problemi da noi segnalati (a esempio il mancato aggiornamento dei dati relativi al documento di identità, il blocco operativo per i conti radicati su Banca Fideuram conseguenti al diverso calcolo dell'adeguatezza ai fini Mifid), l'Azienda sta provvedendo a individuare le opportune soluzioni.
L'Azienda ha riconfermato quanto sancito dall'accordo del 6 maggio che l'adesione al Piano di Investimento non costituisce un anticipo del premio del singolo lavoratore, bensì un anticipo a valere sul montante complessivo del premio di risultato (Vap e sistema incentivante) dei prossimi quattro anni di durata del Piano di Investimento, premio che sarà oggetto di specifica contrattazione.
Con lo stipendio di ottobre saranno erogate le indennità per le giornate di solidarietà obbligatorie fruite fino a settembre 2014 e per le giornate di solidarietà volontarie fruite nel 2013.
Abbiamo richiesto che l'Azienda anticipi l'indennità anche per le giornate di solidarietà volontarie fruite nel 2014, qualora non pervenga nei prossimi mesi la delibera del Comitato del Fondo di solidarietà.
Sono pervenute complessivamente 113 domande di pensionamento, raggiungendo così i numeri previsti dagli accordi sottoscritti.
In questa occasione abbiamo ribadito con forza all'Azienda di procedere al più presto alle assunzioni previste dalle intese. L'Azienda ha confermato la volontà di rispettare l'impegno e di fornirci informativa al riguardo.
Milano, 9 ottobre 2014