Oggi è stato firmato l’accordo che riguarda la fusione di Carive e BCS in Intesa Sanpaolo, che avrà decorrenza giuridica dal 10 novembre 2014.
La fusione, che fa parte del processo di razionalizzazione societaria prevista dal Piano d’Impresa 2014-2017, coinvolge 1.081 colleghi di Carive e 1.044 colleghi di BCS.
L’Azienda ci ha comunicato che intende, per motivi esclusivamente commerciali, mantenere solo il marchio Carive quale insegna delle filiali interessate.
La fusione comporterà alcune sinergie, legate alla razionalizzazione degli uffici di Direzione Generale (Ufficio Segreteria Societaria, Bilancio, Controllo service), ma non avrà alcuna ricaduta occupazionale. Valutando positivamente la tutela dei livelli occupazionali, abbiamo richiesto che non sia disperso il patrimonio professionale dei lavoratori coinvolti, anche con riferimento alla mobilità, tenuto conto delle specificità dei singoli territori.
L’accordo prevede il mantenimento di tutti i trattamenti normativi ed economici vigenti, comprendendo altresì le peculiarità rivenienti dalla contrattazione aziendale salvaguardate nell’ambito dei processi di armonizzazione.
L’intesa sottoscritta conferma e dà continuità alla contrattazione per le tutele delle lavoratrici e dei lavoratori nell’ambito del Gruppo.
E’ stato sottoscritto l’accordo per il rinnovo dell’opzione biennale del buono pasto da destinare a contribuzione previdenziale e/o assistenza sanitaria.
Milano, 17 settembre 2014
DELEGAZIONI TRATTANTI DI GRUPPO INTESA SANPAOLO
DIRCREDITO – FABI - FIBA/CISL - FISAC/CGIL – SINFUB – UGL – UILCA