La FABI al vertice del Fondo Sanitario

Angela Rosso eletta Presidente del Fondo Sanitario Integrativo del Gruppo, una delle casse sanitarie più grandi d'Europa con oltre 200 mila associati.

Inserito il 2014-07-16 00:00:00

La sindacalista della FABI Angela Rosso è stata eletta Presidente del Fondo Sanitario Integrativo del Gruppo Intesa Sanpaolo.
 
L’elezione è avvenuta lunedì il 14 luglio nell’ambito del nuovo Consiglio d’Amministrazione che ha nominato i vertici del Fondo, in carica per i prossimi quattro anni.
 
Una nomina di decisiva importanza, visto che si tratta una delle Cassa sanitarie più grandi d’Europa, con oltre 200mila associati tra dipendenti in servizio, esodati, pensionati e le loro famiglie e con un patrimonio netto complessivo di circa 100 milioni.
 
Nato nel 2010 grazie a un accordo tra il Gruppo Intesa Sanpaolo e i sindacati, con il contributo determinante della FABI, il Fondo copre numerose e costose prestazioni sanitarie a favore degli associati, dai ricoveri nelle cliniche, alle cure odontoiatriche e oculistiche,  agli accertamenti diagnostici e terapie di alta specializzazione, passando per gli interventi chirurgici ricostruttivi e le spese per i farmaci per gravi patologie non rimborsati dal Servizio Sanitario Nazionale.
 
Attualmente l’azienda versa a favore di ogni iscritto in servizio e degli esodati 950 euro all’anno.
 
“Ringrazio tutti gli associati che mi hanno dato fiducia, oltre alla Struttura Nazionale e a quella di Coordinamento aziendale della FABI che hanno deciso di candidare me e Daniele Manfredonia in rappresentanza della FABI”.
 
“In qualità di presidente, mi impegnerò in prima persona affinché la gestione del Fondo sia improntata a criteri di solidarietà sostenibile tra generazioni e trasparenza”, commenta a margine dell’elezione il neo-Presidente del Fondo sanitario integrativo del Gruppo Intesa Sanpaolo, Angela Rosso.
 
“La nostra priorità è quella di garantire a tutti i nostri associati e i loro familiari la massima copertura sanitaria, soprattutto adesso che la sanità pubblica ha notevolmente ridotto i propri margini di intervento e si va verso un progressivo invecchiamento della popolazione. Inoltre da gennaio 2015 partirà un progetto per la prevenzione cardio-vascolare per tutti gli iscritti tra i 40 e i 60 anni di età.”.
 
Già Coordinatore vicario del Coordinamento FABI Intesa Sanpaolo, piemontese, Rosso ha alle spalle una militanza ultratrentennale nel sindacato, con ruoli di responsabilità territoriali, nazionali, al San Paolo e, successivamente, in Intesa Sanpaolo.
 
Roma 16/07/2014