CONGRESSO FABI GRUPPO INTESA SANPAOLO

Approvata all'unanimità la mozione finale.

Inserito il 2014-05-22 00:00:00

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CONGRESSO FABI INTESASANPAOLO - MOZIONE CONCLUSIVA 

 

Le segreterie di Coordinamento e le Rappresentanze Sindacali Aziendali Fabi del Gruppo INTESASANPAOLO, riuniti a Rimini il 20 e 21 maggio 2014 in assemblea,

APPROVANO

dopo ampio e approfondito dibattito, la Relazione della Delegazione Trattante.

L’assemblea ribadisce il valore imprescindibile del lavoro e l’esigenza che vengano messi in atto tutti gli strumenti per la ripresa dell’economia.  

L’assemblea rigetta il principio che solo il fattore lavoro paghi di nuovo gli effetti devastanti della crisi economica che ha creato disoccupazione e nuove povertà. 

L’Assemblea afferma che la riduzione del debito pubblico in Italia, richiesto dagli impegni europei, non possa continuare a drenare risorse per famiglie e imprese.

L’Assemblea impegna la Segreteria di Gruppo e Delegazione Trattante a proseguire nella costruzione delle tutele di tutti i lavoratori del Gruppo a partire dall’applicazione del Piano Impresa 2014/2017 che punta sulla crescita del Paese.

Il Piano d’Impresa è costruito su ricavi e crescita, decisivi per evitare esuberi. Il Consigliere Delegato ha dichiarato che il valore delle persone del Gruppo sarà determinante per raggiungere questi obiettivi. 

La FABI è convinta da sempre del valore e centralità dei lavoratori che con molti sacrifici hanno contribuito nel tempo al risanamento e alla crescita del Gruppo.

L’Accordo del 6 maggio 2014 sull’azionariato ai dipendenti e premio rappresenta una tappa importante nel riconoscimento del loro impegno e sacrifici. Ma molti sono i temi che ci aspettano nel prossimo futuro.

L'evoluzione del lavoro sarà sempre più legata all’ aumento dell’aspettativa di vita, alla flessibilità in entrata e uscita e alla precarietà dei giovani.

Il futuro dipenderà dalla nostra capacità di cogliere i cambiamenti e rispondere alle esigenze di una platea di lavoratori disomogenea per età ed aspettative.

Nella banche e nel Gruppo Intesa Sanpaolo i cambiamenti sono già in atto.

Nuovi canali distributivi, chiusura degli sportelli, informatizzazione ed esasperazione dei risultati richiedono passaggi importanti per la salvaguardia dei diritti.

Per la FABI il modello di Banca estesa è ancora un utile strumento per il contenimento degli esuberi di oggi e di domani, con una funzionalità però ridotta rispetto all’attuale. In questo quadro va considerata anche l’assunzione di nuovo personale, in ottemperanza anche agli accordi sottoscritti, a partire dagli ex colleghi a tempo determinato che hanno prestato servizio nel Gruppo.

La FABI vigilerà affinché vengano rispettate e correttamente applicate tutte le normative relative alla sicurezza e alla salute delle lavoratrici e dei lavoratori di Intesa Sanpaolo e delle Società del gruppo

La FABI ritiene che debbano essere ricercate nuove soluzioni per una redistribuzione salariale equa senza disperdere il valore della professionalità' ed dell’impegno.

La FABI ritiene necessario individuare nuove formule di conoscenza preventiva dei processi di riorganizzazione anziché essere solo destinatari delle ricadute sui lavoratori. Formule che non potranno prescindere dal riconoscimento della professionalità con criteri trasparenti sui percorsi professionali e riconoscimenti economici. Una professionalità che non va sminuita dalla ricerca esasperata del risultato attraverso la vendita e dall’utilizzo improprio dei dati commerciali raccolti per singoli lavoratori attraverso i mezzi informatici quotidianamente utilizzati.

Premio di risultato

Dovrà essere costruito un premio che superi la discrezionalità aziendale attraverso la definizione preventiva del montante e la sua distribuzione tra premio base maggioritario per tutti, e premio per obiettivi.

Nel premio per obiettivi i criteri dovranno essere certi e trasparenti e riconoscere, oltre all’apporto individuale, il lavoro di team a livello di filiale/servizio centrale.

Welfare

La Fabi conferma la grande rilevanza del welfare aziendale composto da Previdenza, Fondo Sanitario, ONLUS e Circolo di Gruppo, quest’ultimo costruito per le lavoratrici e i lavoratori e non per i grandi eventi o usufruibile da una stretta élite. 

Nello stesso tempo ritiene debbano essere individuati nuove vie di contrattazione per dare risposta alle nuove emergenze sociali che la crisi ha acutizzato con la restrizione degli interventi pubblici.

Ci riferiamo, ad esempio, al sostegno delle famiglie ai figli/coniugi disoccupati e all’aumento delle spese di assistenza agli anziani.

La Fabi considera strategico, in tema di welfare, individuare e analizzare i nuovi bisogni sociali al fine di aumentare il reddito dei lavoratori, attraverso agevolazioni fiscali e nuovi servizi. 

Il Gruppo sta attraversando una fase di ricambio, iniziata in questi giorni nelle posizione di vertice, con l’uscita di Francesco Micheli da tutti gli incarichi del Gruppo. I lavoratori restano ma con centinaia di accordi sottoscritti dopo trattative serrate e anche scontri ma sempre nel rispetto del ruolo delle parti, sindacati e azienda.

La FABI sarà, comunque e sempre, parte attiva per la valorizzazione del ruolo delle lavoratrici e lavoratori del Gruppo e delle loro tutele.