In data 28 aprile presso il Lingotto di Torino, si è svolto l’incontro per l’illustrazione dei dati trimestrali della Direzione Centrale e ISGS di Torino/Moncalieri. Riportiamo per capitoli gli argomenti affrontati. Come sempre le scriventi Organizzazioni Sindacali sono a disposizione per ulteriori informazioni e richieste di chiarimento.
Passaggio pedonale protetto semaforizzato: a gennaio 2014, così come richiesto dal Comune di Moncalieri, la banca ha provveduto a mettere a disposizione il finanziamento per la realizzazione dell’opera che è e resta in capo al Comune; se ne prevede il completamento entro il 2014... Abbiamo ribadito la richiesta del marzo 2012 di sistemazione del tappetino in catrame, contestualmente alla realizzazione del passaggio semaforizzato, del marciapiede in fregio al perimetro esterno del CCM.
Ulteriore parcheggio esterno (oltre il rio di Borgata Rossi): entro il mese di maggio 2014 verrà completata da ISP la documentazione necessaria relativa all’impatto ambientale per procedere, a seguire, con la presentazione del progetto al Comune di Moncalieri. ISP non è in grado, al momento, di fornire tempi certi sul completamento dell’opera, anche se l’obiettivo resterebbe la realizzazione entro fine 2014.
Moving 2014/15: è ipotizzato uno spostamento di circa cento risorse, della struttura della DOC , dagli uffici del Lingotto verso il Polo CCM. Al momento non ci è stata fornita nessuna indicazione precisa sul numero e sulle modalità di selezione delle risorse in oggetto.
È in corso una movimentazione di personale all’interno della DSI per potenziare gli uffici a supporto del nuovo piano di impresa, in particolar modo sulla multicanalità. Ci sono state segnalate situazioni nelle quali parrebbe che i colloqui tra il referente e la persona oggetto dello spostamento non siano stati propriamente condotti secondo il “manuale del buon gestore del personale”. Ci auguriamo che siano stati casi solamente sporadici e che, in fase di colloquio con il proprio referente, siano state tenute in considerazione tutte le professionalità dei colleghi, dando ovviamente per scontato il rispetto della persona colloquiata.
Il termine dei lavori è previsto per la fine di settembre 2014 ed il primo popolamento stimato per la fine di quest’anno (settembre o dicembre) o all’inizio 2015: si punterebbe alla completa fruibilità entro la primavera del 2015. Il grattacielo ospiterà fino a 2.200 colleghi in larga maggioranza appartenenti alle strutture di Direzione Centrale mentre le strutture commerciali dovrebbero rimanere in PSC (mentre resta ancora da definire il futuro del complesso di Via Monte). Gli uffici open space saranno dislocati dall’8° al 31°piano + il 33°, per complessivi 25 piani, per 80/100 posti a piano. Il 7° sarà occupato dalla Formazione, il 32° dagli Organi di Direzione.
Welfare e strutture: saranno realizzate strutture satellite quali l’asilo nido per una cinquantina di bimbi, la mensa da 300 posti (per mille coperti al giorno), sala fitness, zone verdi, un parcheggio auto sotterraneo (380 posti) , terrazza panoramica, bar, ristorante, auditorium.
Ecosostenibilità : abbiamo segnalato attenzione all’ambiente anche per quanto riguarda la mobilità in bicicletta, suggerendo la realizzazione di un parcheggio dedicato, eventualmente ubicato anche in qualche ritaglio dei sotterranei interni, raggiungibile con elevatore, e dotato di saletta guardaroba per il cambio abito (in aggiunta a posti-bici esterni che risulterebbero meramente videosorvegliati…).
In data 31 marzo 2014 nello stabile di Via San Francesco /Via Monte di Pietà si è distaccata una staffa di sostegno in una zona dove i corridoi presentano un cambio di quota dovuto alla congiunzione di due edifici. In quelle zone i sostegni della canalizzazioni che transitano sopra al controsoffitto sono ancorati su un solo lato della muratura e non da parte a parte come nel resto dei corridoi dove sono stati fissati con malta di cemento in entrambe le murature perimetrali. A seguito di quell’evento l’Azienda ha eseguito un’indagine a tappeto di tutti i punti di potenziale pericolo (congiunzione dei corridoi con cambio di quota), dopo tale verifica hanno dichiarato che si è trattato di un caso isolato senza ulteriori situazioni di potenziale pericolo.
Nella Filiale di Piazza San Carlo in mezzo al salone fuori dall’area SAFE è stato installato un nuovo prototipo di “bancomat evoluto” chiamato TARM (Teller Automatic Recycling Machine). Abbiamo richiesto all’Azienda di metterlo in sicurezza spostandolo nell’area SAFE. Restiamo in attesa di risposta in merito.
Ci è stato illustrato il progetto della Direzione Operations (in parte attuato anche in DSI), il cui obiettivo è eliminare le attività non a valore aggiunto e raggiungere migliori livelli di performance qualitativa e quantitativa. Lean On analizza in ogni ufficio 5 distinte “DIMENSIONI” (Processi, Performance Management, Organizzazione e Competenze, Clima, Voce del cliente). One si concentra e focalizza sostanzialmente sul primo punto (Processi). L’Azienda ha invece smentito altre finalità dei due progetti.
L’azienda esclude che vi siano preclusioni a valutare le domande di flessibilità/variazione di orario o le richieste di Part Time presentate dai colleghi. Anzi, su nostra segnalazione, la funzione del Personale ha provveduto a sensibilizzare le linee gerarchiche sul rispetto della normativa in essere, ribadendo che non ci sono “preclusioni ad analizzare caso per caso” le richieste ferme restando le compatibilità con le esigenze organizzative. Infine abbiamo evidenziato come alcuni episodi verificatisi abbiano prodotto, come diretta conseguenza, una deterioramento del clima interno.
Abbiamo invitato l’Azienda, nell’ambito delle cosiddette giornate TARGET, a replicare il progetto avviato sperimentalmente su Milano a marzo (denominato LAVORO AGILE), consentendo su base volontaria ai Colleghi coinvolti, di lavorare senza recarsi in ufficio ma in modalità smart working attraverso un pc portatile o un tablet.
L’azienda ci informa che sono state erogate 325 ore circa di formazione. Richiediamo che venga presa in considerazione la possibilità di continuare ad erogare la formazione attraverso la presenza di colleghi specializzati soprattutto su determinati passaggi della filiera produttiva.
Delle 138 richieste originariamente in essere, al netto di quelle trasferite e di quelle che hanno rinunciato, ne restano in sospeso circa 55, cui si sommano una quindicina di nuove richieste, per un complessivo di circa 70 domande che, in virtù del nuovo piano di impresa, saranno complessivamente gestite non più in forma “massiva” ma con i normali criteri vigenti in azienda. Abbiamo evidenziato serie perplessità sul metodo in virtù del fatto che parecchie delle domande in giacenza siano state già valutate precedentemente al nuovo piano di impresa. Inoltre ci pare evidente che questa scelta non aiuti a sopperire la carenza di personale in Area, creatosi anche a seguito del progetto filiale flexi.
Dal 1° luglio 2014, si passerà al nuovo sistema di riascolto, in attuazione dell’ultimo accordo sottoscritto.
L’azienda ci informa che, in continuità con la loro scadenza, tutti i contratti dei colleghi del Polo verranno trasformati così come da accordo, in contratti standard; 17 sono già stati trasformati, 54 verranno trasformati dal 1 maggio, 32 a giugno e i restanti nel corso del 2015 post scadenza naturale. Per quanto concerne la differente gestione della Banca delle Ore per il personale inserito nelle Aree Professionali in DIA, l’azienda precisa che il problema è sorto a causa di un non corretto inserimento su SAP delle informazioni, avvenuto a novembre 2014. Ora, a causa della rigidità dello strumento SAP, non è possibile apportare variazioni in corso d’anno ma si dovrà aspetterà la fine del 2014. Abbiamo espresso disappunto per il fatto che la normativa e gli accordi sottoscritti siano, in questo caso, resi succubi di una procedura informatica che, in realtà, dovrebbe essere di supporto all’applicazione della normativa stessa. Per quanto riguarda le giornate di solidarietà volontaria erogate, l’azienda ci informa che sono state 305 gg nel 2013 e 223 gg per il 2014 (fino ad oggi). A fronte della richiesta di fornire i dati sulle prestazioni straordinarie non autorizzate delle Aree Professionali (NRI) e sulle prestazioni extra orario di lavoro rese dai Quadri Direttivi, l’Azienda sostiene di non avere i dati e di non ritenere di essere comunque tenuta a fornirli ai sensi dell’attuale Protocollo delle Relazioni Industriali. Abbiamo eccepito che l’aggiornamento sulla “situazione complessiva sull’andamento dello straordinario”, non può essere limitata al solo straordinario “retribuito” ma - nell’attuale situazione di dichiarato “eccesso di capacità produttiva” - deve tener conto dell’effettiva attività prestata al di fuori dell’orario di lavoro standard.
Torino/Moncalieri 30 aprile 2014
I Rappresentanti Sindacali DC Torino - ISGS
DIRCREDITO - FABI - FIBA CISL - FISAC CGIL - SINFUB - UGL - UILCA