Il 15 aprile 2014 si è svolto l'incontro di trimestrale di Area ai sensi dell'art. 6 del Protocollo Relazioni Industriali. In apertura il dott. Luigi Teolis ha illustrato alle Organizzazioni Sindacali i risultati commerciali al 31/12/2013, complessivamente positivi, enfatizzando il successo ottenuto grazie alla comunicazione interna e al dialogo costante fra le varie funzioni commerciali ed I colleghi/e dell'Area. Dobbiamo tuttavia segnalare un dato preoccupante: la diminuzione dei clienti. Inoltre, a domanda specifica sui dati economici relativi al modello Banca Estesa, l’Azienda ha dichiarato di non essere in grado di fornirli e che il dato rilevante al momento è l’aumento dei contatti.
Non ci sfugge che le modalità di comunicazione sono molteplici e, proprio per questo, nell'incontro abbiamo affrontato ancora una volta l'argomento “pressioni commerciali” che è stato oggetto di volantini di denuncia per le pratiche adottate non esattamente e solo comunicative.
In questa sede abbiamo ripreso l'argomento report cartacei dei risultati che, a seconda della fantasia, si sviluppano con grafici, torte grafiche, percentuali comparative, etc.etc. oltre che con le solite incalzanti richieste quotidiane/orarie dei vari responsabili.
L'Azienda conferma che l'unico metodo è quello presente sul portale ABC e che altri strumenti non sono necessari né richiesti.
Noi diciamo ancora una volta che metodi discutibili come velate minacce di trasferimento piuttosto che proposte di cambio ruolo non rappresentano quel plus che induce al raggiungimento del risultato. Le colleghe ed i colleghi sanno bene qual è il loro ruolo già al mattino quando entrano in filiale e non hanno certo bisogno di qualcuno che glielo ricordi costantemente!!
Invitiamo le colleghe ed i colleghi a segnalarci le situazioni di forzatura per consentirci di intervenire a tutti i livelli e anche ai responsabili chiediamo di allinearsi alle direttive aziendali usando solo gli strumenti aziendalmente ammessi.
Questa realtà che dal suo nascere ha già visto incrementare il numero dei turni e le modalità di assegnazione degli stessi è in continua evoluzione.
Dopo nostra richiesta di chiarimento ci è stato confermato che permane per tutti, come da normativa, la flessibilità in ingresso di 30 minuti. Poiché in alcune realtà è stata smentita questa possibilità invitiamo le colleghe ed i colleghi a segnalarci situazioni di criticità. Sul piano organizzativo, oltre ad aver creato un pool di 9 specialisti inviati nelle filiali allo scopo di recuperare efficienza operativa, la prossima novità è rappresentata dal progetto Accoglienza. Per tutte le filiali flexi, più altre 3 filiali di Torino (ag. 5 – ag. 22 –ag. 27), ci sarà l'individuazione di un team di 5/7 persone da destinare a questa attività. Abbiamo affermato che in nessun caso la/il collega dovrà svolgere questa mansione per tutto il proprio orario di lavoro ma dovrà essere prevista una rotazione quotidiana.
Per agevolare la fruizione delle ferie nel periodo estivo è stato pubblicato l’elenco delle filiali con orario esteso che ritornano all’orario tradizionale, quello di filiali più piccole che avranno un servizio di cassa dalle 8.30 alle 13.00. Inoltre dieci filiali flexi dell’Area avranno una variazione dell’orario del sabato da 8.00-14.00 a 9.00-13.00.
E’ in corso un progetto di ottimizzazione degli stessi che prevederà la creazione di portafogli crossselling e sviluppo. Includeranno i clienti non contattati negli ultimi 9 mesi e quelli a bassa redditività e verranno assegnati ai gestori famiglie e agli assistenti alla clientela.
Abbiamo chiesto quale progetto ci sia per questi colleghi/e ricordando inoltre che molti avevano rinunciato ad un percorso professionale per questo nuovo ruolo. Ci è stato risposto che a quasi tutti sono stati fatti colloqui individuali con il Servizio Personale.
Naturalmente i dati complessivi non possono che essere calanti (!) tuttavia abbiamo chiesto di sapere il numero di ore codificate come NRI. L'Azienda ha risposto che non è in grado di fornire questo dato. Non crediamo naturalmente a questa affermazione e ricordiamo a tutti che lavorare gratis oltre ad essere autolesionistico è vero e proprio lavoro nero con tutte le relative conseguenze sul piano legale ed assicurativo.
Nel 2013 sono stati fatti circa 40 interventi sulla sicurezza. Per il 2014 ci sarà, in alcune filiali, l’estensione di un ulteriore apprestamento di deterrenza contro le rapine rappresentato dal “pulsante di attenzione” e da un monitor all’ingresso. Questi eventi nella nostra Area nell’anno scorso sono stati 13 di cui 10 andate a segno e 3 tentate con un calo del 16% sul 2012, mentre nel primo trimestre 2014 sono state registrate 3 tentate rapine.
Abbiamo chiesto chiarimenti sulle modalità di concessione/rinnovo. Attualmente viene concesso per la durata di un anno e nell’area, fra la fine del 2013 e inizio anno, sono stati dati 4 part time a tempo indeterminato. Di tutti i part time concessi/rinnovati 20 coprono i “buchi” dei turni nelle filiali con orario esteso.
L’Azienda ha dichiarato che le mamme che usufruiscono dei permessi per l’allattamento non sono escluse dalla turnazione nelle filiali flexi. Ci hanno però garantito, ove possibile, un’attenzione “gestionale” volta ad andare incontro alle situazioni delle neo mamme.
In Area Torino e Provincia siamo passati da un numero complessivo di 2586 al 31/03/2013 a 2477 al 28/02/2014 con una riduzione di 109 unità. Le uscite derivanti dal Protocollo Occupazione e Produttività al 31/12/2013 sono state 70 e le ulteriori cessazioni a partire dal 2014 saranno 43.
Nulla è stato detto sulle prossime riconversioni professionali da Servizi Centrali che dovrebbero supportare l’organico delle filiali dell’Area se non che, delle 47 uscite da ISGS nel 2013, 40 sono state destinate a Banca Estesa. La “task force” creata per le emergenze organizzative è passata dal numero di 19 nel 2013 a 11 nel 2014.
Ci pare del tutto evidente che la situazione perenne di “work in progress” e la politica del risultato economico “mordi e fuggi” gravi sempre di più sulla condizione lavorativa e personale delle colleghe e dei colleghi.
Ci pare che l’attenzione alle colleghe ed i colleghi da parte di questa Banca si concentri di più nelle occasioni “formali” e si concretizzi poco sulle questioni di sostanza come dimostra il mancato accordo per il riconoscimento economico del 2013.
Ci pare sia necessario ripartire da un minimo di coerenza.
Torino, 23/4/14
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