La pubblicazione dei dati di bilancio consolidati del Gruppo al 31/12/2013 e la diffusione ad ogni lavoratore, via mail, del Piano d’Impresa 2014/2017 sono sicuramente oggetto di grande attenzione ed interesse da parte delle organizzazioni sindacali per valutare le possibili ricadute, con riferimento sia alle condizioni di vita lavorative e professionali, sia alle possibili conseguenze sul piano salariale.
Comunque, la presenza di temi così importanti sullo scenario nazionale, non può distogliere la nostra attenzione dalle tante problematiche presenti sul territorio laziale, oggetto di continui e sistematici interventi sindacali, a partire dalla richiesta di cessazione immediata delle ingiustificabili pressioni commerciali subite dai colleghi della banca dei territori:
- Non ci siamo dimenticati dei pressanti e ossessivi inviti al raggiungimento degli obiettivi, con l’inutile compilazione giornaliera di reports sui prodotti collocati e venduti (dati perfettamente noti all’azienda, grazie ai canali informatici; schemini artigianali, elaborati da coordinatori di mercato o responsabili di filiale, utilizzati al solo scopo di costruire un clima di soggezione a danno del gestore di turno);
- Non abbiamo scordato l’aberrante pratica aziendale di compilare e diffondere classifiche e graduatorie nominative con i risultati di vendita conseguiti dai singoli operatori, con commenti che tendono a svilire il lavoro dei colleghi, facendoli apparire inadeguati e incapaci;
- Non possiamo ulteriormente tollerare l’uso di minacce di trasferimento, cambio mansione, licenziamenti nei confronti di lavoratori ritenuti scarsamente commerciali , o poco performanti rispetto ai budget assegnati;
- Non abbiamo accantonato l’esigenza di ricostruire un clima sereno, all’interno del nostre filiali che, oltre a migliorare le condizioni di lavoro per i colleghi, possa favorire sia il raggiungimento dei risultati prefissati dalla banca, sia il rafforzamento del rapporto di fiducia e di rispetto dei clienti.
Come perfettamente evidenziato dall’ultima indagine di clima effettuata dall’azienda, i lavoratori dichiarano apertamente la propria insoddisfazione per la disorganizzazione aziendale, l’eccesso di burocrazia, l’ atteggiamento arrogante dei “capi”; fingere di ignorare queste problematiche, anzi, accentuare ulteriormente alcuni comportamenti, rischia di peggiorare pericolosamente le cose. Il raggiungimento degli obiettivi aziendali, necessariamente, dovrà essere perseguito attraverso elementi concreti di inclusività, coinvolgimento e rispetto dei lavoratori, coniugando congiuntamente risultati commerciali e valore sociale: proprio quello che il nuovo Piano d’Impresa descrive come l‘elemento centrale sul quale si fondano le premesse del proprio possibile successo.
Siamo convinti che i risultati di bilancio si ottengano dando e restituendo valore ai lavoratori e non solo agli azionisti e al management!
Le organizzazioni sindacali sanno da tempo che, più che le parole, contano i fatti. Nel corrente mese incontreremo l’azienda nella periodica riunione trimestrale, prevista dagli accordi sindacali.
Questa sarà l’occasione per affrontare il tema insieme ad altri aspetti concreti non meno significativi che vanno dagli organici insufficienti, agli orari estesi che condizionano in negativo la vita dei colleghi, ai temi della sicurezza, affrontati come un costo e non come una esigenza e una necessità, alle carenze organizzative, segnalate dai lavoratori e riscontrate sul territorio.
Su tutto questo chiederemo risposte concrete e ve ne daremo puntuale informativa.
Roma 9/4/2014
DIRCREDITO-FABI-FIBA/CISL-FISAC/CGIL-SINFUB-UGL-UILCA
INTESA SANPAOLO - RSA ROMA