Prosegue senza alcuna reazione dell'Azienda il fenomeno del lavoro straordinario non autorizzato e non retribuito. Colleghi e colleghe appartenenti alle Aree Professionali si fermano oltre il normale orario giornaliero per svolgere attività lavorativa e si vedono attribuire in procedura la causale NRI, ormai utilizzata come strumento per non retribuire il lavoro straordinario. Tale fenomeno è ulteriormente alimentato dalle riunioni di servizio convocate fuori orario.
Abbiamo più volte richiesto all'Azienda di poter prendere visione delle registrazioni di presenza per accertare la frequenza e la diffusione del fenomeno, ottenendo finora risposta negativa. Evidentemente è bene che la polvere resti ben nascosta sotto il tappeto. L'Azienda si salva l'anima e si tutela legalmente emanando una normativa di servizio, peraltro chiara e corretta, ma si guarda bene dall'attivarsi per farla rispettare. Al contrario, per la fruizione obbligatoria delle ferie, applica la linea del massimo rigore. Così facendo dimostra di gradire lo status quo, beneficiando del lavoro altrui senza sostenerne il costo e senza versare la dovuta contribuzione previdenziale.
Un modo furbo per incrementare la produttività, chiudendo un occhio sull'illegalità.
Per questo motivo abbiamo inviato a Cassa di Risparmio del Veneto la lettera che viene riprodotta in allegato, richiamando il datore di lavoro alla sua responsabilità. Inviamo questa lettera aperta per sensibilizzare ancora una volta tutti i colleghi, compresi i Direttori e i Responsabili di Unità Organizzativa, sull' assoluta necessità di porre fine ad un fenomeno molto grave di lavoro non retribuito, di evasione contributiva, di violazione delle normative contrattuali, di legge, di servizio e di sicurezza.
Tali violazioni, se accertate dalle Autorità Pubbliche, espongono l'azienda alle sanzioni di legge. Sul piano disciplinare, lA responsabilità individuale è in capo a tutti i soggetti coinvolti.
Se la prestazione oltre il normale orario è così necessaria e irrinunciabile, essa va preventivamente autorizzata e retribuita. Diversamente, i Direttori e i Responsabili sono tenuti ad invitare i colleghi delle Aree Professionali a lasciare la sede di lavoro al termine dell'orario, mentre l'eventuale prestazione aggiuntiva dei Quadri Direttivi deve essere effettivamente compensata con la flessibilità della prestazione e non “regalata” all'Azienda. Le scriventi Organizzazioni Sindacali non intendono abbandonare l'azione di contrasto contro lo stato di illegalità in materia di lavoro straordinario. Nei prossimi mesi continueremo il lavoro di monitoraggio e di controllo presso le Filiali e gli Uffici e, se la situazione sin qui rilevata dovesse confermarsi, segnaleremo i casi di irregolarità riscontrati all'Ispettorato del Lavoro.
Invitiamo tutti i colleghi a segnalare ai propri Rappresentanti Sindacali tutte le situazioni di attribuzione della causale NRI a fronte di effettiva prestazione di lavoro.
Le Segreterie di Coordinamento Cariveneto FABI – DIRCREDITO – FIBA/CISL – FISAC/CGIL – UILCA
Padova, 3 Febbraio 2014